L’anello a induzione migliora l’ascolto dei portatori di apparecchi acustici
Che la popolazione mondiale stia soffrendo in modo sempre più incisivo di problemi uditivi è ormai un dato di fatto, come le cause che li scatenano sono ampiamente documentate.
Secondo gli esperti circa il 5% della popolazione mondiale convive con una perdita uditiva e le stime dell’OMS prevedono che, entro il 2050, circa una persona su quattro dovrà affrontare una forma di diminuzione della capacità uditiva.
L’aspetto che incide maggiormente in modo negativo nei deboli di udito è la comunicazione e il modo con cui relazionarsi con gli altri; nei bambini si riscontro inoltre una forte ritardo nello sviluppo del linguaggio.
La riduzione della capacità uditiva, pone delle barriere non solo in ambito sociale, ma anche e soprattutto in quello lavorativo, causando frustrazione e incapacità di stare al passo con l’evoluzione e i cambiamenti. Va da sé che questo inficia in modo negativo anche sull’economia del paese, colpendo lo sviluppo sociale delle comunità.
La World Health Organization (WHO) stima che ci siano 56 milioni di persone che potrebbero beneficiare dell’uso di strumenti atti a migliorare la loro esperienza di ascolto.
Arriva la risposta di Williams AV
Come può la tecnologia dell’anello a induzione risolvere il problema di ascolto dei portatori di protesi acustiche?
Ad intervenire con metodi tecnologici, si inserisce la risposta che Williams AV attraverso il sistema di “Induction Loop” (anello ad induzione).
Grazie a questa tecnologia, è possibile incrementare l’intelligibilità e di conseguenza l’esperienza d’ascolto delle persone con carenze uditive in molteplici ambiti della quotidianità:
- Corsi di formazione;
- Conferenze;
- Teatri;
- auditorium.
Cos’è e come funziona la tecnologia che utilizza gli anelli di induzione?
Il sistema è composto da un amplificatore (disponibile anche con connessione DANTE, (acronimo di Digital Audio Network Through Ethernet) a corrente costante e di un loop, realizzato con piattina di rame, che creano un campo magnetico. Questa condizione, permette l’emissione di un segnale audio che viene ascoltato con appositi ricevitori, nel nostro caso attraverso gli apparecchi acustici.
I portatori di protesi acustiche possono sedersi in qualsiasi punto della sala, rimanendo però all’interno del “loop”; non c’è un limite al numero di partecipanti, l’importante è che siano all’interno di questa area.
Un sistema “loop” (loop system) deve avere i seguenti componenti:
- uno o più microfoni per riprendere il parlato o una sorgente audio, come una video registrazione o qualsiasi latro sistema sonoro;
- un amplificatore per processare il segnale;
- un cavo in rame che delimita un’area specifica (loop) e agisce come un’antenna per creare il segnale magnetico necessario per l’ascolto con gli apparecchi acustici.
L’anello a induzione può essere utilizzato in ogni ambiente dove è necessario facilitare la comunicazione.
Quando l’utente posiziona il suo apparecchio sulla “T”, può ricevere i suoni direttamente dal “loop system” anziché dal microfono interno dell’apparecchio acustico, evitando così il gap (dislivello) acustico che si potrebbe creare tra la sorgente sonora e l’orecchio dell’ascoltatore, con conseguente intromissione di riverbero e rumore indesiderato. Questa soluzione incrementa la comprensione dal 0-10% al 90%.
Ma cosa sono esattamente gli anelli a induzione?
Questo sistema è stato ideato soprattutto per migliorare la comunicazione degli utilizzatori di apparecchi acustici. L’anello a induzione fornisce un segnale magnetico che viene ripreso da una protesi acustica dotata di telecoil (o bobina telefonica), che converte l’energia magnetica in energia elettrica, amplificata successivamente in un segnale di riproduzione in alta qualità da un apparecchio acustico.
In conclusione
Auspichiamo una maggiore diffusione di tale strumentazione, in quanto attualmente viene poco utilizzata in Italia.