Apparecchi acustici digitali. Il futuro alle porte
Sempre più piccoli e discreti, oggi grazie al progresso tecnologico l’apparecchio acustico è diventato digitale e può dialogare con cellulari, amplificare il suono del telefono e ascoltare musica, grazie a una semplice connessione Bluetooth.
Non solo! Sono nate tantissime applicazioni per lo smartphone che aiutano i deboli d’udito ad amplificare i suoni per esempio, del campanello di casa e, per chi soffre di acufeni, riprodurre suoni rilassanti nelle ore notturne che distraggono dal fastidiosissimo disturbo.
E se l’apparecchio acustico riuscisse a fare di più?
Con l’avvento del digitale, la parola impossibile ormai sembra aver perso di significato.
Un’azienda americana, la Starkey Hearing Technologies, specializzata nella fornitura di apparecchi acustici, ha lanciato sul mercato “Livio AI” ancora più tecnologico degli apparecchi oggi in uso. In grado di gestire autonomamente i cambiamenti nell’ambiente circostante, adattandosi e fornendo ogni volta un’esperienza uditiva differente, intervenendo sui sensori presenti all’interno, grazie ai suoi componenti basati sull’intelligenza artificiale. Non solo possiede tutti i requisiti per essere considerato il top degli apparecchi acustici, ma è a tutti gli effetti un ausilio per l’attività fisica. Ha in dotazione dei sensori per tracciare i passi fatti durante il giorno e un cardiofrequenzimetro per rilevare i battiti cardiaci. Accerta cadute accidentali da perdita d’equilibrio e, attraverso il dispositivo, invia un allarme per ricevere soccorsi.
Tenetevi forte perché non è finita qui!
Livio AI può tradurre ben 27 lingue in modo quasi simultaneo. È richiesta una connessione internet in modo da rimanere collegati a Google Translate.
Non resta che attendere il lancio commerciale.
Nel frattempo però non dimenticatevi di effettuare una visita audiologica al primo accenno di disturbo. Da Acustica Vecchini troverete sempre la soluzione ideale al vostro problema.